
La Città metropolitana comunica che dalla prossima settimana inizierà la fase propedeutica di cantierizzazione dell’area della nuova sede della Questura di Venezia a Marghera.
Si procederà, dunque, alla delimitazione del perimetro dove, poi, sarà operativo il cantiere, della messa in sicurezza dello stesso e dell’area circostante, compresa quella che sarà la zona di movimentazione dei mezzi in entrata e in uscita. Verrà installata una adeguata cartellonistica che informerà della presenza del cantiere e di eventuali deviazioni o modifiche alla viabilità. La ditta Mengato, che si è aggiudicata l’appalto, prenderà possesso dell’area per prepararla, poi, all’inizio della costruzione della struttura prevista questa estate.
La realizzazione della nuova sede della questura di Venezia a Marghera è il risultato di un accordo tra il Ministero dell'Interno, che ha garantito i finanziamenti, il Comune di Venezia, che ha messo a disposizione il lotto, e la Città metropolitana, individuata come stazione appaltante, per un importo economico complessivo di 48milioni di euro.
L’area dove sorgerà la struttura, di circa 10mila metri quadri, è inserito tra via Ulloa e piazzale Giovannacci a Marghera dove un tempo sorgeva l’ex scuola Monteverdi. Le caratteristiche della nuova struttura si identificano in uno spazio di servizi a diretto contatto con il pubblico e in uno spazio di tipo istituzionale e dirigenziale, oltre a quelli di tipo residenziale. Il progetto è dello studio Mario Coccinella.
“Questa nuova funzione rappresenta in modo concreto la nostra idea di riqualificazione urbana. La nuova sede della Questura sarà un vero e proprio presidio di sicurezza e legalità non solo per Marghera ma anche per tutta Mestre che potranno finalmente contare su una struttura all’avanguardia, moderna e soprattutto posta in una zona strategica anche per garantire la sicurezza dell’area della stazione che presto inizierà con RFI i lavori di restyling - spiega il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro - Un ringraziamento particolare va rinnovato al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al Prefetto Darco Pellos che hanno avuto un ruolo determinante nel portare a compimento questo progetto e anche a tutti i tecnici e dirigenti della Città metropolitana, del Ministero e della Questura di Venezia che in questi mesi hanno seguito l’iter passo passo”.