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Verso il Piano Strategico

Invitiamo i singoli cittadini, gli enti e le istituzioni, le attività economiche e produttive, le categorie, le associazioni e le organizzazioni e, più in generale, ciascun portatore di interesse ad anticipare materiali, approfondimenti, analisi da condividere in questo percorso partecipativo di costruzione del Piano Strategico metropolitano. Si potranno presentare progetti, socializzare le best practice, promuovere iniziative e sostenere le proposte che definiranno la visione strategica del territorio.

Allo scopo si allega una scheda progetto/iniziativa che si richiede di utilizzare per standardizzare le proposte:

 

Scheda progetto (pdf)

Scheda progetto (word)

 

IL CONTESTO

Le Città metropolitane, costituite con legge 7 aprile 2014, n. 56, curano lo sviluppo strategico del proprio territorio attraverso l’“adozione e aggiornamento annuale di un piano strategico triennale del territorio metropolitano, che costituisce atto di indirizzo per l'ente e per l'esercizio delle funzioni dei comuni e delle unioni di comuni compresi nel predetto territorio, anche in relazione all'esercizio di funzioni delegate o assegnate dalle regioni, nel rispetto delle leggi delle regioni nelle materie di loro competenza” (art 1, comma 44, lettera a) della legge 7 aprile 2014, n. 56).

 

La Città metropolitana di Venezia valorizza a livello nazionale ed internazionale la propria specialità di città d’acqua, assumendo il ruolo di polo logistico, produttivo e culturale del nord-est, incrocio dei traffici verso l’Europa del nord e verso l’Oriente. Intende consorziare nel suo sviluppo su questi assi le altre aree vaste del suo bacino idrografico e recuperare in tal modo l’antica tradizione di città neutrale, fortemente inclusiva, rispettosa e fattore di sviluppo delle molteplici proprie comunità, a servizio del rilancio economico dell’intero paese. 

 

Il Piano Strategico della Città Metropolitana di Venezia, subentrata all’omonima provincia con l’elezione del Consiglio metropolitano avvenuta il 31 agosto 2015 e regolata dallo Statuto metropolitano approvato il 21 gennaio 2016, ha l'ambizione di avviare un processo di generazione metropolitana di ampio orizzonte utilizzando anche la leva del nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020, che riconosce alle aree urbane un ruolo essenziale per il raggiungimento degli obiettivi posti dalla strategia Europa 2020 finalizzata al rilancio della crescita.

La Città Metropolitana quindi deve costruirsi ed essere riconosciuta, tuttavia, mentre lo fa, deve operare per offrire un migliore servizio ai cittadini.

 

Obiettivo prioritario è dunque quello di innescare un circolo partecipativo virtuoso e sorretto da una chiara visone futura del territorio metropolitano.

  

NOTE PER IL PIANO STRATEGICO METROPOLITANO

 

LO SCHEMA

Nella fase di programmazione, il Piano Strategico è costruito secondo uno schema che prevede tre livelli e cinque moduli.

 

3 LIVELLI

  1. MACRO: rispetto al quale si prevedono azioni di orientamento e resilienza (che prende in considerazione anche l'ambito extra metropolitano, sul quale non è possibile incidere direttamente, se non con azioni di coinvolgimento e sulla base dell'individuazione di interessi comuni e prospettive di sviluppo sinergiche); [esempio: Autostrada per Monaco, Alta Velocità, Porto off-shore]
  2. METRO: dove formare visioni e obiettivi, condivisi con gli attori territoriali e le comunità, sono i progetti di grande impatto realizzabili in ambito metropolitano (sostenuti non solo con il bilancio della Città Metropolitana e dei Comuni ma, possibilmente anche con i fondi comunitari e/o regionali e attraverso la partnership pubblico-privato, con gli apporti dei privati derivanti dagli strumenti attivati a livello di partnership);
  3. MICRO: i progetti di rigenerazione, consolidamento e manutenzione, che variano dalle manutenzioni diffuse, minute e quotidiane immediatamente percepite dalle comunità insediate, allo svolgimento coordinato, efficace ed efficiente, delle attività proprie di amministrazione pubblica e di servizi a rete, con una azione costante e diffusa sul territorio (da realizzare anche con fondi della Città metropolitane e dei Comuni aderenti).

 

5 MODULI

  1. la dimensione partecipativa/stakeholder, che richiede il vaglio e recepimento delle proposte degli stakeholder del territorio, a partire da Università, Camera di Commercio, Categorie economiche, Ordini professionali e società civile, attraverso un efficace percorso di ascolto del territorio e la costituzione dei Forum previsti dallo Statuto;
  2. i rapporti inter-istituzionali/Enti coinvolti, nel cui ambito si cerca la conciliazione tra la programmazione comunitaria (linee di finanziamento), dello Stato (attraverso la legge finanziaria, le leggi di settore, le grandi opere), della Regione (attraverso il Piano di sviluppo regionale, il Piano territoriale regionale di coordinamento, le leggi di settore, gli accordi attuativi delle funzioni attribuite e delegate)
  3. la configurazione a matrice, che vede linee di programma incidere su molteplici ambiti ed i singoli progetti operare su diverse linee di programma;
  4. l’ambito temporale, che prende in considerazione sia il lungo periodo (linee di programma) che il medio e breve (progetti cantierabili), nel rispetto del principio secondo cui una strategia deve adeguarsi alle mutevoli condizioni che la strutturano e dunque essere resiliente.
  5. le risorse: le modalità di recupero delle risorse economiche, dirette da parte dell'Ente, tramite finanziamento ai diversi livelli, con investimenti privati, fund-raising, project-financing, etc

 

L'elemento innovativo, diversificante e qualificante della progettazione ricompresa nel Piano strategico metropolitano che si vuole proporre, rispetto alle forme ad oggi praticate sulla scorta delle leggi di settore, è quello di riuscire a combinare in termini virtuosi i diversi fattori, livelli ed ambiti di intervento che lo compongono.

Questo approccio è frutto dell'interpretazione della legge di riforma ed istitutiva degli enti metropolitani L. n. 56 del 7 aprile 2014, che considera non casuale la mancata definizione normativa dei paradigmi del P.S.M.: lasciando libertà di configurazione agli enti, il legislatore ha voluto liberare proprio la molteplice possibile combinazione di tutti i fattori utilizzabili, con valorizzazione delle peculiarità e potenzialità dei singoli enti, rimettendo alla loro governance la responsabilità e le fortune del proprio sviluppo.

 

Incontri tematici mercoledì 23 novembre 2016 presso la sede della Città Metropolitana di Mestre, che coinvolgeranno realtà importanti e stakeholder qualificati del territorio metropolitano:

 
- Realtà dell'Agricoltura, dalle 9.00 
- Realtà della Pesca, dalle 11.00 
- Mondo del Volontariato, dalle 14.30 
- Mondo del Trasporto, dalle 16.00 
- Mondo della scuola, dalle 17.30 

 

 

INFORMAZIONI

Segreteria Ufficio di Piano

email: pianostrategico@cittametropolitana.ve.it

tel. 041 2501626-1092-1302-1006-1952